Una serie di strane formazioni, del tutto simili a lunghi solchi, sono state avvistate su Marte, nella celebre conosciuta con il nome di Hellas Planitia. E’ il Mars Reconnaissance Orbiter a mostrare, con estrema risoluzione, quello che è considerato come il bacino di impatto più grande dell’intero Sistema Solare con i suoi 2200 chilometri di diametro. Sono davvero tanti i dubbi che gli esperti si pongono circa l’origine delle strane formazioni che percorrono le dune. Una delle prime ipotesi, basata su un fenomeno osservabile anche sulla Terra, è che frammenti di ghiaccio, che sul pianeta rosso si compone di biossido di carbonio, rotolino sulla sabbia calda sublimando. La particolare sinuosità delle formazioni, invece, potrebbe essere il frutto del diverso grado di resistenza che la sabbia oppone ai frammenti di ghiaccio.
Realizzato con l’obbiettivo di analizzare le antiche tracce di acqua su Marte, il Mars Reconnaissance Orbiter può vantare un’attività lunga e ben 45mila orbite intorno al pianeta. Gli strumenti a bordo della sonda hanno consentito di tracciare in maniera definita le caratteristiche della superficie del pianeta rosso rilevando un inaspettato dinamismo ed antiche tracce di acqua.