L’ematoidrosi è balzata agli onori della cronaca negli ultimi giorni quando una ragazza italiana si è recata all’ospedale descrivendo un sanguinamento da varie parti del corpo. In realtà la malattia è nota fin dall’antichità anche se le cause sono rimaste ignote fino a pochi anni fa. A diagnosticare la rara patologia alla giovane sono stati gli esperti del Dipartimento di Medicina e Chirurgia Critica dell’Università di Firenze descrivendone i dettagli sul Canadian Medical Association Journal. L’ematoidrosi è una condizione che colpisce, in media, una persona su dieci milioni e si presenta con una sudorazione composta da normale sudore e sangue. Nella ragazza oggetto dello studio il fenomeno aveva durata, in media, di pochi minuti con un’intensità variabile ed accentuata nelle condizioni di stress.
Il meccanismo che porta alla produzione di sangue è legato alla rottura dei capillari prossimi alle ghiandole deputate alla produzione di sudore che espellono sia il sangue nell’ambito del classico processo che porta alla sudorazione. La condizione di stress sembrerebbe favorire la contrazione e la conseguente rottura dei capillari vicino alle ghiandole, anche se il fenomeno non è ancora del tutto chiaro. Nel caso della ragazza italiana il fenomeno si presenta in diversi momenti, anche se è lo stresso a rappresentare il fattore maggiormente associato alle manifestazioni più gravi di ematoidrosi.