Un’altra categoria di pianeti esce dal novero dei esopianeti potenzialmente abitabili. Si tratta dei corpi celesti con una superficie ricoperta interamente di acqua. Se da sempre il prezioso liquido viene considerato un elemento fondamentale allo sviluppo della vita extraterrestre, su questi esopianeti amplificherebbe gli effetti delle radiazioni stellari. La ricerca, pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal, si è basata su una serie di scenari possibili, tra cui le tempeste stellari con la conseguente ionizzazione dell’atmosfera.
Nel caso in cui l’atmosfera si componga essenzialmente di vapore acqueo, i venti stellari arriverebbero fino a colpire la superficie con una potenza tale da distruggere qualsiasi forma di vita mentre l’atmosfera si dissolverebbe con il tempo. In particolare i pianeti orbitanti intorno alle stelle nane rosse, in grado di emettere molte più radiazioni delle altre, perderebbero la loro atmosfera nel giro di un miliardo di anni. Sono oltre cinquanta i pianeti completamente ricoperti di acqua, un involucro di liquido in alcuni casi profondo centinaia di chilometri. Si tratta di una condizione che secondo gli esperti avrebbe caratterizzato sia Venere che la Terra stessa ai principi della loro evoluzione.