Un dei probabili motivi per i quali gli extraterrestri non ci hanno mai contattati è il fatto che siano intrappolati al di sotto si spessi strati di ghiaccio. E’ la teoria di Alan Stern, il responsabile di New Horizons, la missione che ha consentito all’uomo di scoprire Plutone e che in futuro analizzerà MU69, il pianeta nano ai margini del Sistema Solare. Nel corso di una conferenza dell’American Astronomy Society Division for Planetary Sciences, l’esperto ha dichiarato come le forme di vita extraterrestre si trovino al di sotto di spessi strati di ghiaccio, in oceani sotterranei. E proprio la spessa coltre di ghiaccio renderebbe impossibile la comunicazione con l’esterno.
I corpi celesti adatti ad ospitare forme di vita extraterrestri sono soprattutto i satelliti di Giove e Saturno. Europa, ad esempio, mostra un involucro di ghiaccio che nelle zone più scure si compone di pura acqua ghiacciata e geyser che emettono grandi quantità di liquido all’esterno. E’ anche il caso di Encelado, il satellite di Saturno anch’esso ricoperto da uno strato esterno di ghiaccio e con la presenza, in profondità, di camini idrotermali con condizioni ideali per lo sviluppo di forme di vita. Ma lo spesso strato di ghiaccio, oltre a proteggerli dalle radiazioni esterne, renderebbe gli alieni completamente isolati dallo spazio ed impossibilitati a ricevere messaggi di alcun tipo.