Da sempre conosciuti come guerrieri pagani ed adoratori di Thor, Odino e altre figure del cosiddetto ”’pantheon norreno”, i vichinghi potrebbero aver conosciuto anche divinità di un mondo molto lontano come quello islamico. A dimostrarlo è una ricerca dell’Università di Uppsala incentrata su alcune decorazioni funebri di antichi guerrieri con le rispettive consorti e che riportavano la scritta ”Allah”, oltre al nome di Ali, il quarto ed uno dei più importanti profeti dell’Islam. I paramenti erano conservati da oltre un secolo, senza che nessun tipo di studio fosse realizzato sui segni che accompagnavano le decorazioni. Attraverso una serie avanzata di ricerche, ora gli esperti hanno identificato le iscrizioni realizzate con seta ed argento scoprendo, le parole Allah ed Ali.
Si tratta di una scoperta che induce gli esperti ad una revisione sulla storia dei contatti che i vichinghi hanno avuto con gli islamici nel Medioevo. I paramenti sono stati portati alla luce in alcune sepolture sotterranee e nelle tipiche imbarcazioni tombali, nella zona di Gamla Uppsala e risalgono alla fine del IX. Le iscrizioni, come spiegano gli esperti, hanno dimensioni non superiori ad un centimetro e mezzo e si differenziano non poco dalle classiche incisioni dei Vichinghi; esempi simili sono stati portati alla luce solo nella Spagna all’epoca della dominazione araba.