Dopo mesi di silenzio, torna alla ribalta il Pianeta 9. Il corpo celeste, probabilmente collocato nell’area più esterna del Sistema Solare, sarebbe in grado di provocare significative influenze gravitazionali sui piccoli oggetti nell’area. A rivelarlo è una nuova ricerca realizzata dall’Istituto Tecnologico della California che ha preso in esame i movimenti dei corpi celesti della cosiddetta Fascia di Kuiper, la zona più esterna del Sistema Solare che ospiterebbe l’oggetto ad una distanza dal Sole pari a venti volte lo spazio che intercorre tra Nettuno e la nostra stella.
Le anomalie, registrate in una serie di piccoli oggetti ghiacciati, potrebbero essere spiegate solo con la presenza di un enorme pianeta, una serie di elementi fondamentali e che suffragano ulteriormente la presenza del Pianeta 9. In pratica gli esperti hanno individuato una particolare inclinazione, in una serie di oggetti ghiacciati, di circa trenta gradi rispetto al piano degli otto pianeti orbitano intorno al Sole. Ebbene, attraverso una serie di simulazioni gli studiosi sono giunti alla conclusione che solo la presenza del criptico pianeta sia in grado di spiegare tale fenomeno. Ormai, spiegano gli esperti, ipotizzando che il corpo celeste non esista affatto si generano più problemi di quanti si riuscirebbero a risolvere supponendone la presenza.