Rischia di peggiorare ulteriormente la situazione in California, già flagellata da imponenti incendi che hanno provocato la morte di 23 persone. Un bilancio ancora provvisorio considerato il fatto che si contano ancora 285 dispersi e che altre 150 persone sono riamste ferite. Nelle prossime ore si rischiano infatti nuovi roghi a causa dei forti venti previsti nel nord dello stato americano. L’allarme è stato lanciato dalle autorità dello stato, mentre si contano i danni provocati dalla prima ondata di incendi che hanno distruggo migliaia di abitazioni lasciando decine di migliaia di persone senza più una casa. Un evento serio e catastrofico, come lo ha definito il capo dei vigili del fuoco della California Kem Pimlott il quale ha dichiarato che “la situazione continuerà a peggiorare prima di migliorare”. Proprio i venti, che a breve potrebbero intensificarsi, costituiscono il principale pericolo in quanto andrebbero a rendere ancora più drammatica la situazione già precaria.
Per mancanza di visiblità, a causa dell’enorme quantità di fumo innalzatosi in cielo in seguito ai roghi, sono già stati cancellati ottocento voli dall’aeroporto di San Francisco. 25mila persone sono state evacuate nella sola contea di Sonoma, rinomata insieme alla Napa Valley per la produzione di vino ed in città come Santa Rosa vi sono interi quartieri ridotti in cenere. Pimlott ha confermato intanto che “non ne usciremo ancora per molti giorni”, a conferma della gravità di una situazione conseguente a cinque lunghi anni di siccità, con migliaia di ettari di vegetazione secca. Allo spegnimento delle fiamme lavorano incessantamente 73 elicotteri.