Centrali nucleari, in Francia le piscine di raffreddamento sono un pericolo

Il livello di protezione delle centrali nucleari francesi è insufficiente e desta molta preoccupazione. A renderlo noto è Greenpeace, in un rapporto pubblicato sul giornale Le Parisien. Sono le vasche di raffreddamento a rappresentare il rischio maggiore per gli esperti internazionali. Per  gli studiosi i reattori sono stati costruiti in un’epoca in cui si badava alla protezione dell’impianto dagli incidenti nucleari, ma non a possibili attacchi del terrorismo. Insomma le misure di protezioni attuali appaiono carenti e potrebbero esporre milioni di persone ad incidenti anche di grave entità.

Centrali nucleari, in Francia le piscine di raffreddamento sono un pericolo

Centrali nucleari, in Francia le piscine di raffreddamento sono un pericolo

La ricerca è durata diversi mesi ed ha visto impegnato un gruppo di ricercatori francesi, tedeschi, britannici ed americani nelle diciannove centrali nucleari della Francia ed in Belgio. Nello studio nulla viene lasciato al caso: dalla tipologia di armi usate passando per le possibili strategie di attacco ed i vari mezzi utilizzabili dai terroristi. L’obbiettivo di Greenpeace, con questa ricerca, è di individuare le falle di un sistema che appare, ormai obsoleto ed invitare le autorità a correre ai ripari. Ma la questione è intricata; basti pensare che la realizzazione di un sistema di protezione delle centrali nucleari costerebbe allo Stato tra i 140 ed i 222 miliardi di euro, una somma proibitiva in un’epoca di austerità. Il documento, con i dettagli della ricerca, è stato consegnato  dalle autorità ed ai vertici della compagnia EDF, Électricité de France.