Un piccolo oggetto di forma circolare, portato alla luce in Piemonte, ha fatto discutere gli studiosi italiani e non sulla sua reale funzione. Si tratta del Disco di Libarna, uno strumento risalente al primo secolo avanti Cristo e, secondo le ricerche degli esperti, utilizzato per individuare il nord celeste e l’alternarsi delle fasi lunari. A rivelare la reale funzione del disco è Guido Cossard, docente di archeo-astronomia. L’obbiettivo degli esperti, nella costruzione delle città, era che fossero in armonia con lo spazio.
Per raggiungere questo scopo, spiega l’esperto, era necessario che il cardo, ovvero la strada principale che determinava l’orientamento dell’insediamento, fosse in posizione con quello dello spazio. I cinesi effettuavano la determinazione del corretto orientamento della città attraverso un disco forato, chiamato Pi, già dal sesto secolo avanti Cristo. Un funzione molto simile al Disco di Libarna, scoperto dagli archeologi nella città che omonima localizzata a Serravalle, in Piemonte. Il disco misura pochi centimetri di diametro, si compone di due facce, una divisa in tredici lunette, l’altra in quattro settori di forma circolare ad indicare l’andamento delle stagioni legate alle tre lunazioni ed ai quattro anni solari. Il Disco di Libarna verrà presentato a Genova il 27 ottobre nell’ambito del Festival della Scienza.