Le pesanti scosse di terremoto che hanno sconvolto il Messico il 19 settembre avrebbero riattivato il vulcano Popocatepetl. Una gigantesca colonna di fumo si è innalzata dal cratere spargendo ceneri e pietre incandescenti in un raggio di due chilometri. Secondo le prime ricostruzioni degli studiosi del Centro di Prevenzione di Disastri, la posizione del Popocatepetl, molto vicina all’epicentro del terremoto di 7.1 che ha colpito la capitale Città del Messico, ha aumentato l‘attività interna del vulcano portando all’eruzione.
Secondo Carlo Doglioni, esperto dell’INGV, il terremoto ha avuto una potenza di trenta volte inferiore al più potente che si è generato alcune settimane precedenti nell’Oceano. Il sisma è comunque il frutto della deformazione prodotta dal movimento della placca centro americana in direzione dell‘Oceano Pacifico che spinge ad una velocità compresa tra i sette e gli otto centimetri ogni anno. Il fenomeno della subduzione è direttamente collegato ai movimenti del magma tanto da indurre l’eruzione del Popocatepetl il 19 settembre. L’eruzione rappresenta comunque un episodio isolato e con una durata limitata a cinque ore.
Ecco il video dell’eruzione.