Un piccolo, ma pericoloso vulcanello di fango è salito alla ribalta negli ultimi giorni grazie ad un servizio del sito ”Barinedita”. Si tratta di un piccola formazione sviluppatasi nell’Alta Murgia, a Gravina in Puglia, in un’area poco distante dalla Basilicata. Si trova nel bel mezzo della campagna, in un terreno agricolo privato. Ha un diametro di circa tre metri e da lontano appare come un comune pozzanghera nel terreno.
Il fango, in realtà, è per lo più argilla che nelle fasi di maggiore attività proietta in aria significative quantità di gas ed un liquido di colore verde. I parossismi sono ricorrenti ed estremamente pericolosi. Secondo l’agricoltore più volte le pecore sono rimaste inghiottite dalle improvvise eruzioni. Ma a cosa è dovuta la formazione del vulcanello di Gravina? Il fenomeno è da ricondurre alla natura argillosa del terreno con livelli sotterranei di acqua salmastra collocati su bolle di gas metano che, sottoposto ad una significativa pressione, proietta il materiale all’esterno. Vulcanelli di fango sono segnalati anche in Emilia, nelle Marche, in Abruzzo, nel Lazio ed in Sicilia dove sono conosciuti con il nome di ”maccalube”.