E’ un’osservazione record quella realizzata dal Telescopio Hubble alcuni giorni fa. Si tratta di una cometa localizzata ad una distanza di 24 miliardi di chilometri dalla Terra, ben oltre l’orbita di Saturno. La cometa, conosciuta con il nome di C/2017 K2 o più brevemente K2, proviene dalla Nube di Oort, una lontana zona che circonda il Sistema Solare ricca di detriti ghiacciati. Da questa remota periferia del Sistema Solare provengono la maggior parte delle comete che, avvicinandosi al Sole, aumentano di luminosità generando una lunga chioma. Osservata per la prima volta nel 2013, la cometa K2 non ha destato inizialmente molto interesse da parte degli scienziati che la consideravano come un oggetto secondario e non degno di attenzione.
La riscoperta della cometa è avvenuta cinque mesi fa grazie al programma di ricerca Pan-Starrs mentre Hubble l’ha osservata immortalandone la luminosità. Agli occhi del telescopio la cometa è apparsa come un piccolo oggetto già caratterizzato da una serie di segni di attività nonostante il Sole sia ancora lontano. Un fenomeno davvero curioso che ha spinto gli esperti ad ipotizzare diversi scenari. Potrebbe essere la sublimazione del ghiaccio che evapora a produrre quei segni di attività. Avvicinandosi al Sole la luminosità del corpo celeste aumenterà gradualmente grazie allo scioglimento del ghiaccio interno generando una suggestiva chioma.