La superficie di Plutone, ripresa da New Horizons, appare molto più discontinua del previsto. Catene montuose si affiancano a vaste pianure, spesso solcate da profondi canyon. Ma una particolare formazione ha incuriosito gli esperti. Si tratta di lunghe lame di ghiaccio che si innalzano dalla superficie per decine di metri. In un articolo dal titolo ”Bladed Terrain on Pluto: Possible origins and evolution”, un team di esperti ha analizzato queste grandi lame di ghiaccio.
La ricerca dell’Ames Research Center della Nasa è stata pubblicata sulla rivista Icarus. Queste creste particolarmente appuntite sono localizzate nelle aree più elevate del pianeta nano, poco lontano dall’equatore e si compongono quasi per intero da metano ghiacciato, oggetto di erosione. Si tratta di un fenomeno presente anche nel nostro pianeta, sulle Ande. Sulla Terra si formano, infatti, dei penitentes, formazioni di ghiaccio dall’altezza variabile, ma mai superiore a qualche metro. Il fenomeno è il prodotto dalla sublimazione della superficie nevosa. Lo stesso processo si sarebbe verificato, quindi, anche su Plutone quando le temperature erano, in passato, più alte. Un passato ”caldo”’ anche per il pianeta nano che ha prodotto il passaggio dallo strato ghiacciato a gassoso del metano e la nascita di questi enormi aculei di ghiaccio.