Dormire a sufficienza allunga la vita. A renderlo noto è una ricerca pubblicata dal Center for Human Sleep all’Università di Berkeley, in California. Il professore Matthew Walker, autore del libro dal titolo ”Why we sleep” ha lanciato un vero e proprio allarme sull’insufficienza di sonno che colpisce sempre più persone, complici gli stili di vita sempre più frenetici. Ma a questa particolare epidemia esiste una cura a portata di tutti: riorganizzare lo stile di vite dormendo sufficientemente. Ma cosa comporta l’abitudne a non dormire a sufficienza?
Secondo l’esperto le patologie collegate a questa brutta abitudine sono davvero tante e vanno da quelle neurodegenerative, come il Morbo di Alzheimer, ai disturbi mentali fino al cancro. Le ricadute della mancanza di sonno, spiega l’esperto, toccano su ogni aspetto della vita biologica con una serie di effetti pesanti per il nostro corpo. Otto ore, dunque, sono ideali per il riposo notturno, ma se proprio non possiamo farne a meno, possiamo fermarci a sette. Scendere sotto la soglia di sette ore, avverte l’esperto, provoca conseguenze devastanti per l’organismo con una diminuzione dell’aspettativa di vita. L’allarme dell’esperto è confermato dai dati che mostrano come, in Europa, una persona su due dorma meno di sei ore alla notte, ben al di sotto della soglia consigliata.