Mediterraneo: l’evaporazione dell’acqua scatenò una serie di eruzioni vulcaniche

In un lontano passato, tra i cinque ed i sei milioni di anni, il Mar Mediterraneo fu oggetto di una pesante evaporazione che lo spinse sull’orlo del prosciugamento. Il fenomeno innescò una massiccia serie di eruzioni provocate dal minore peso esercitato sulla crosta terrestre. Lo studio è partito da un dato di fatto: tra i 5.9 ed i 5.3 milioni di anni fa l’intera area è stata oggetto di un’intensa attività vulcanica, un fenomeno davvero misterioso e forse dovuto alla scomparsa dell’acqua in superficie. A rivelarlo è una ricerca realizzata dall’università di Ginevra. Tra i cinque ed i sei milioni di anni fa si ebbe la cosiddetta ”crisi di salinità” provocata da diverse fasi di prosciugamento del mare fino alla sua completa scomparsa. E le prove di questo colossale disastro sono i depositi di sale presenti in varie aree dell’Europa meridionale.

Mediterraneo: l'evaporazione dell'acqua scatenò una serie di eruzioni vulcaniche

Mediterraneo: l’evaporazione dell’acqua scatenò una serie di eruzioni vulcaniche

L’evaporazione, secondo le ricostruzioni, avvenne nel giro di qualche migliaio di anni per la chiusura dello Stretto di Gibilterra. E così il Mediterraneo si presentava come una landa desertica dalla temperatura superficiale di ottanta gradi, dapprima occupata da piccoli laghi e poi completamente libera dall’acqua. Tutto ciò provocò un allentamento della pressione nell’area dell’Italia e del Marocco. L’attività vulcanica che ne conseguì inondò l’area con veri e propri fiumi di lava che potevano scorrere sulla superficie senza la pressione dell’acqua. Il processo portò la nascita della rocce vulcaniche che si osservano ora in varie aree del bacino. Un vero e proprio cataclisma che, secondo gli esperti, potrebbe ripetersi in futuro se il livello del mare cambierà ancora.