Il lupo torna a calcare il suolo di Roma. A mostrarlo è una serie di immagini realizzate dai volontari nell‘Oasi Lipu Castel di Guido, sul litorale romano. Si tratta di un traguardo davvero notevole, frutto dell’impegno delle organizzazioni in difesa degli animali e del cambiamento della politica riguardo i canidi. Fino agli anni settanta, infatti, il lupo ha subito un vero e proprio massacro che lo ha spinto fin quasi all’estinzione. Erano solo un centinaio gli esemplari nel nostro paese quaranta anni fa, fino a quando si decise di proteggerlo. Da quel momento l‘animale è tornato in luoghi in cui non si vedeva da anni.
Le ricerche nell’Oasi Lipu di Castel di Guido hanno avuto inizio nel 2013 con l’installazione di una serie di fototrappole. Gli esperti erano consapevoli del ritorno dell’animale nell’area per la presenza degli escrementi. E così è stato avvistato Romolo, il primo esemplare di lupo giunto a Roma dopo un secolo. Dopo un anno un altro lupo è stato immortalato delle telecamere: Numa seguito da una femmina, Aurelia. Ora le fototrappole hanno individuati altri due cuccioli ed un nuovo nucleo di canidi dimostrando come l’animale sia, ormai, a suo agio nell’area. Secondo le prime ricostruzione gli esemplari avrebbero raggiunto la riserva dalla località di Tolfa o di Bracciano.