Una tomba del quattordicesimo secolo avanti Cristo è stata scoperta a Prosilio, in Grecia. Si tratta di una struttura davvero imponente con una superficie totale di 42 metri quadrati, la nona più grande in assoluto. Alla tomba si accedeva attraverso un lungo corridoio scavato nella roccia per ben venti metri di lunghezza. La scoperta è davvero importante per le condizioni in cui la struttura è giunta ai giorni nostri. La sepoltura, infatti, è una delle poche a non essere stata oggetto di furti nel corso dei tanti secoli dall’edificazione e conteneva, ancora oggi, i doni dati al defunto, posti accanto al corpo.
Si tratta di una condizione eccezionale perché permette agli esperti di ricostruire le modalità di sepoltura dei micenei e delle condizioni sociali dell’uomo, senza dubbio un personaggio ricco. Nell’antichissima tomba micenea sono stati scoperti diversi recipienti in argilla, alcune frecce, dei pettini e dei gioielli. L’uomo aveva un’età compresa tra i quaranta ed i cinquanta anni ed aveva costruito egli stesso la tomba per l’intera famiglia. Il crollo del tetto ha impedito agli altri componenti del nucleo familiare di essere seppelliti all’interno della tomba, ma ha protetto gli oggetti contenuti.