L’estate è ormai agli sgoccioli. Nella giornata di domani, 22 settembre alle 22:02, si avrà l’equinozio che segna la fine del periodo estivo e l’inizio dell’autunno. Contrariamente a quanto si possa comunemente pensare, l’evento non avviene quasi mai il 21. Sono circa mille anni, infatti, che l’equinozio non cade in questa data; la prossima volta sarà nel 2092 e successivamente nel 2096. In pratica l’equinozio si verifica nel momento in cui il Sole, durante il suo movimento apparente nel Firmamento, si colloca all’incrocio immaginario tra l’equatore celeste e l’eclittica della Terra, ovvero la proiezione dell’orbita del nostro pianeta nel cielo.
Questo particolare ”incontro” tra orbite fa in modo che le ore di illuminazione solare siano le stesse della notte; da qui deriva, infatti, la parola ”equi”, dal latino aequus e ”nox”, ovvero notte. Questo momento segna l’inizio del periodo primaverile nell’emisfero meridionale e, come detto, l’inizio dell’autunno in quello settentrionale. La data del 21 è, però, oggetto di oscillazioni dal 21, giorno ”classico”, ma poco ricorrente, fino al 24 per l’aggiunta di un giorno ogni anno bisestile. I giorni in cui avviene l’equinozio sono, di solito, il 22 ed il 23 settembre.