E’ rimasto per oltre un secolo nei fondali dell’Atlantico, a largo della città di Ostenda, in Belgio ed oggi è stato individuato in ottimo stato di conservazione. Si tratta di un sottomarino, un U-boot tedesco, usato dalla Germania nella lotta contro gli Usa e la Gran Bretagna durante il primo conflitto mondiale. Il sommergibile ha una lunghezza di 27 metri ed una larghezza di sei e si trova adagiato ad una profondità di trenta metri. con ventitré membri dell’equipaggio, molto probabilmente ancora a bordo del natante. La scoperta risale all’estate scorsa, anche se le coordinate del ritrovamento non erano state ancora rese note fino ad oggi, per il rischio che i ”cacciatori di tesori” si recassero nell’area saccheggiandolo.
Il sommergibile tedesco sarebbe rimasto sul fondo del mare senza che nessuno si accorgesse della sua presenza. Tutti i portelloni, infatti, sono ancora chiusi; una prova di come il natante, nel corso degli ultimi cento anni, sia rimasto immobile con l’equipaggio a bordo. Ma cosa ha provocato l’affondamento del sottomarino? Nessuno sa con precisione cosa lo abbia fatto inabissare anche se le prime ipotesi indicano l’azione di una mina. Durante il primo conflitto mondiale i tedeschi usavano lo scalo belga di Zeebrugge per attaccare i nemici inglesi che passavano nel Mare del Nord mentre questi ultimi si difendevano con gli ordigni esplosivi subacquei. Le ricerche saranno, ora, rivolte ad identificare il codice dell’U-boot tedesco e successivamente dei membri dell’equipaggio all’interno.