Come prefissato, settembre è stato l’ultimo mese di attività della sonda Cassini. Oggi, pochi minuti prima delle 12:30, la sonda ha realizzato la manovra, l’ultima prevista, per attraversare l’atmosfera di Saturno, ad una velocità massima di 113mila chilometri all’ora. Con l’aumentare della profondità è cresciuta anche la pressione e le sollecitazioni fino a quando gli strumenti non hanno retto più. La sonda si è tuffata nella missione suicida attivando i razzi stabilizzatori, così da mantenere l’antenna puntata verso il nostro pianeta per trasmettere i dati che, nel frattempo, stava registrando. Le condizioni esterne sono diventate sempre più difficili fino a quando la sonda non ha cominciato a ruotare su se stessa e l’antenna si è spostata fuori asse rispetto al nostro pianeta, tanto basta per impedirne la comunicazione.
La perdita del segnale è avvenuta ad un’altezza di 1.500 chilometri, successivamente la sonda si è surriscaldata fino a bruciare disintegrandosi nell’atmosfera. Nel frattempo continuano a giungere informazioni, del tutto inedite; dati preziosissimi per comprendere le caratteristiche del pianeta e della sua turbolenta atmosfera. La fine delle comunicazioni è giunta alle 12:30, ora italiana, ma i dati continueranno a giungere fino alle 13:55 per l’enorme distanza, pari ad un miliardo e mezzo di chilometri, che ci separa dal Signore degli Anelli. A quell’ora Cassini non esisterà più. Una fine gloriosa quella di Cassini che, dopo venti anni di servizio, ha trasmesso verso la Terra immagini spettacolari ed inedite di Saturno, dei suoi anelli e degli incredibili satelliti.