I produttori di alcol avrebbero occultato i danni provocati dai loro prodotti per diversi anni. A renderlo noto è una ricerca pubblicata sulle pagine di Drug and Alcohol Review. Secondo gli esperti una serie di informazioni fuorvianti avrebbero volutamente nascosto la correlazione che c’è tra il consumo di sostanze alcoliche ed alcune tipologie di tumore. La ricerca si è basata su 26 siti internet di altrettante compagnie produttrici. Sul totale, ben 24 mostrerebbero delle omissioni o vere e proprie distorsioni delle prove scientifiche sugli effetti del consumo di alcol. In alcuni casi, rilevano gli studiosi, appaiono messaggi falsi come ”il bere moderato e responsabile” cancelli il pericolo o limiti l’incidenza di cancro. In altri casi vengono riportati slogan che minimizzano il rischio e che, magari, elencano i benefici dell‘alcol aggiungendo come manchino prove del collegamento tra i due elementi.
E invece le ricerche sono chiare nell’affermare come il consumo di alcol sia considerabile uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di tumore alla bocca, al seno ed al fegato. Secondo uno studio dell’United European Gastroenterology l’Europa è il continente con il maggior consumo di sostanze alcoliche e con la minore consapevolezza dei rischi correlati. Nove su dieci ignorano come l’alcol sia considerabile una sostanza cancerogena ed in grado di aumentare l’incidenza delle varie forme di tumore all’apparato digerente. In Italia, invece, il consumo si ferma a 7,6 litri all’anno, il più basso del vecchio continente, ma la situazione desta comunque preoccupazione. Al margine della ricerca gli esperti dell’Ueg hanno chiesto all’Unione Europea di promuovere una campagna di sensibilizzazione che sottolinei i danni della sostanza, al pari del tabacco.