Una città sommersa nelle acque del Mediterraneo è stata scoperta da un team di archeologi a largo della Tunisia, poco lontano dalla cittadina di Nabeul, nel nord-est del paese. Rilevato per la prima volta nel 2010, a seguito di una serie di ricerche effettuate dal National Heritage Institute della Tunisia e dall’Università di Sassari, l’insediamento è stato mappato per intero solo pochi mesi fa con la scoperta di strade, monumenti, ma soprattutto di una fitta rete di strumenti utilizzato per la produzione del garum, una particolare salsa di pesce che fungeva da condimento sia a Roma che nella Grecia antica.
La mole di strumenti scoperta sembra indicare la produzione dell’alimento e del pesce salato come una base fondamentale dell’economia della città sommersa. Ma cosa ha provocato l’inabissamento dell’antica città di Neapolis? Un potente terremoto colpì il Mediterraneo il 21 luglio del 365, un sisma che provocò più ondate di tsunami. Si tratta di un evento che venne documentato dallo storico antico Ammiano Marcellino e che danneggiò seriamente anche Creta ed Alessandria. Furono due le scosse, la maggiore delle quali raggiunse una magnitudo di otto provocando l’innalzamento di alcune zone di Creta anche di una decina di metri.