Il forte terremoto di 8.4 gradi che ha colpito il Messico, con un bilancio provvisorio di 32 morti, ha provocato una serie di bagliori che, nei numerosi video pubblicati in rete, appaiono come una sorta di fulmini. Si tratta, in realtà, di luci con un colore che vanno dal blu al verde conosciute già in precedenza con il nome di luci telluriche. Il fenomeno si verifica in particolari condizioni ed in occasione di stress tettonico, ma solo in rare occasioni, con un’incidenza dello 0,5% dei terremoti totali. Ma come si formano le luci telluriche?
Le ipotesi sono tante. Secondo molti si tratterebbe di un effetto del campo magnetico terrestre provocato dai terremoti e dalla produzione di campi elettrici derivanti dalle rocce ricche di quarzo. Secondo una ricerca realizzata nel 2014, invece, a provocare le luci telluriche sarebbero le rocce magmatiche il cui sfregamento produce delle cariche elettriche. In alcune zone del nostro pianeta, nel sottosuolo, esistono delle ”intrusioni” di rocce magmatiche chiamate ”dicchi” collocate in posizione verticale per un’estensione anche di cento chilometri nel sottosuolo. In occasione di stress tettonico, come un terremoto di forte intensità come quello di oggi in Messico, i dicchi produrrebbero delle cariche elettriche verso la superficie liberandole in atmosfera, dove si traducono nei fenomeni colorati conosciuti, le ‘‘luci telluriche”.