L’uragano Irma prosegue inesorabile nel suo cammino verso la Florida lasciando alle sue spalle una scia di morte e distruzione. Sono 14 le vittime accertate nei Caraibi stando all’ultimo bilancio, con la tempesta che nelle ultime ore ha superato le isole Turks e Caicos con venti prossimi ai 300 km/h. Nei giorni scorsi Irma ha devastato diverse isole come Barbuda, Saint Martin, le Vergini britanniche e statunitensi, distruggendo case, scuole, ospedali ed altri edifici, sradicando alberi e provocando la caduta di centinaia di pali della luce. Ma non solo perchè anche porti ed aeroporti sono stati pesantemente danneggiati, su tutti lo scalo di Saint Martin ed anche il porto, con decine di barche ammassate le une sulle altre a causa della violenza dei venti. Questa mattina l’uragano è passato dalla categoria 5 alla 4 ma ciò non lo rende meno pericoloso in quanto nelle prossime ore con tutta probabilità si abbatterà sulla città di Miami dove potrebbe causare moltissimi danni.
Ma non solo perchè si attende il suo arrivo anche alle Bahamas e sull’isola di Great Inagua, mentre nelle scorse ore ha portato tutta la sua violenza su alcune località della Repubblica Dominicana. Le autorità dei Caraibi hanno disposto evacuazioni su vasta scala tra residenti e turisti che hanno dovuto abbandonare le isole poichè troppo pericoloso rimanervi. Peraltro si è formato un secondo uragano, Jose, di categoria 3 e che sabato potrebbe colpire il sud est dei Caraibi. Il direttore del Disaster Management and Emergencies Virginia Clebeaux ha confermato che ci si aspettano seri danni e che non sarà possibile intervenire tempestivamente per trarre in salvo chi ha deciso di rimanere nella propria casa. Intannto a Miami lo scenario è incredibile: mai si era vista un‘evacuazione di tale portata; i supermercati sono stati letteralmente svuotati e vi sono code di chilometri ai distributori di benzina. In decine di migliaia hanno già lasciato la città, un’evacuazione di massa che sta interessanto gran parte del sud-est della Florida.