L’eruzione solare identificata il quattro settembre scorso ha proiettato nello spazio un’enorme bolla di plasma che, proprio in queste ore, sta colpendo l’atmosfera terrestre sotto forma di particelle cariche generando una tempesta magnetica. Immediati i problemi nelle comunicazioni radio, ma solo nelle regioni polari mentre i cieli si stanno illuminando con suggestive aurore. Ma il fenomeno è solo agli inizi. Nuovi disagi sono previsti per la giornata di domani quando l’atmosfera del nostro pianeta sarà colpita da un’altra nube di particelle emessa ieri, sei settembre.
E se quella di oggi è una tempesta magnetica di intensità moderata, ben altri effetti potrebbero essere registrati per questa seconda eruzione solare, classificata come la più potente degli ultimi undici anni. Ulteriori problemi potrebbe essere registrati alla comunicazione satellitare ed alla navigazione Gps utilizzata anche per la localizzazione degli smartphone. Secondo la Noaa, l’agenzia statunitense per l’Atmosfera e gli Oceani, la tempesta di domani dovrebbe classificata come di grado ”G3” in una scala che va da un minimo di 1 ad un massimo di 5. La temporanea ”esuberanza” del Sole anticipa il ”minimo solare”, il periodo di minima attività previsto tra il 2018 ed il 2019.