Ben quattordici bombe a mano, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, sono state scoperte nel lago di Bracciano. Ad individuarle sono stati i Carabinieri tra la costa di Bracciano e di Anguillara. Dei quattordici ordigni, tutti di dimensioni ridotte, ben undici sono stati scoperti lungo la riva di Polline. Ad avvisare le autorità è stato un abitante dell’area che aveva raccontato di aver avvistato un ordigno sulla battigia del lago.
Le bombe sono state recuperate dagli specialisti artificieri del Sesto Reggimento Pionieri e dagli operatori del Comando Subacqueo ed Incursori della Marina Militare che le hanno consegnate agli artificieri dell’Esercito. La scoperta delle bombe rappresenta una diretta conseguenza della mancanza di acqua che sta interessando, in questi giorni, l’area a trenta chilometri da Roma. Nei primi sei mesi del 2017, spiegano gli esperti dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, le precipitazioni in Italia centrale sono state la metà rispetto alla media con ricadute inevitabili sui bacini di acqua dolce.