E’ di poche ore fa la notizia di un quarantacinquenne sardo morto in seguito al morso di un ragno violino. Il Loxosceles rufuscens rappresenta uno dei pochi aracnidi realmente pericolosi che vivono nel nostro paese. Si caratterizza per dimensioni particolarmente ridotte, non superiori ai 13 millimetri, ed una particolare macchia scura. L’uomo deceduto poche ore fa a Cagliari ha subito conseguenze davvero pesanti, ma dovute soprattutto alle condizioni di salute già precarie. Il morso del ragno violino gli ha provocato seri danni ai tessuti, ai muscoli e successivamente agli organi interni, irrimediabilmente compromessi.
Il ragno violino è molto diffuso nel nostro paese e non è raro avvistarlo anche all’interno delle abitazioni, nelle quali si adatta facilmente. Nonostante questo l’aracnide è schivo ed attivo soprattutto nelle ore notturne. Si tratta di caratteristiche che limitano gli attacchi a pochi casi all’anno. Ma è l’abitudine a nascondersi tra i tessuti a rappresentare il rischio maggiore. Il ragno attacca quando si sente minacciato o compresso da un peso; la maggior parte dei casi di puntura si registrano, infatti, quando l’aracnide viene sorpreso in una scarpa o in un vestito che si sta per indossare. Il rimedio, per abbattere i rischi, è di controllare gli indumenti prima di indossarli. Le conseguenze di un morso possono essere davvero gravi, anche se variano dalla sensibilità del soggetto e dalla quantità di veleno iniettata. Il veleno comporta la necrosi dei tessuti provocando ferite vistose e rimarginabili in lungo tempo. Molto dipende dallo stato di salute del soggetto, ma anche dell’area del corpo colpita.