Satelliti italiani vengono impiegati in Texas per il monitoraggio dell’uragano Harvey ed in particolare dei suoi disastrosi effetti nelle aree costiere del Paese. I satelliti made in Italy infatti vengono utilizzati per realizzare foto, grazie ai radar ad apertura sintetica, dell’inondazione lungo la costa del Golfo del Texas e poterne così analizzare l’evoluzione ed i possibili rischi; quelli impiegati sono i satelliti di Cosmo-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana, in grado di lavorare senza difficoltà sia di notte che in caso di cielo molto coperto, poichè riescono a vedere attraverso le nuvole, una funzione in più rispetto ai satelliti ottici, che non sono adatti per il monitoraggio degli effetti di un uragano.
Le istantanee realizzate sono poi state prse in esame dalla Ursa Space Systems, società americana che sta lavorando per il monitoraggio dell’inondazione, in particolare nell’area di Corpus Christi, la prima ad essere stata colpita da Harvey. Confrontandole con le immagini dello scorso 26 agosto scattate sulla stessa area, è stato possibile definire l’estensione degli allagamenti. Ricordiamo che il programma Cosmo-SkyMed è stato realizzato dall’industria italiana attraverso Thales Alenia Space Italia (Thales-Leonardo) e Telespazio (Leonardo-Thales), viene gestito dall’Asi, insieme ai Centri del Gucino e di Matera attraverso la società e-Geos ed è stato finanziato dai ministeri della Ricerca, della Difesa e dello Sviluppo Economico.