Un’esplosione stellare, avvistata nel 1437 da alcuni astrologi della corte coreana a Seul per ben quattordici notti, è stata individuata da un team di ricercatori. Si tratta di una nova che esplose nella costellazione dello Scorpione, una stella che giunse al termine del ciclo vitale con una colossale deflagrazione. A scoprirla sono stati i ricercatori del Museo di Storia Naturale di New York in uno studio pubblicato sulle pagine di Nature. L’esplosione avvenne in un sistema binario nel quale una stella dalle caratteristiche simili al Sole venne ”cannibalizzata” da una nana bianca.
In pratica quest’ultima ha risucchiato, grazie alla forza di gravità, l’idrogeno dell’altra stella fino a scoppiare. In questa fase la stella ha aumentato a dismisura le dimensioni raggiungendo una luminosità pari a 300mila volte quella del Sole per un breve periodo. Ed oggi il team di esperti ha scoperto le tracce di quella colossale esplosione che illuminò il cielo nel 1437, ovvero la parte più esterna della nova proiettata via. L’analisi di un’immagine catturata dall’Osservatorio di Harvard,nel 1923, ha consentito di risalire all’evoluzione della formazione nell’ultimo secolo e ricostruirne i movimenti nello spazio fino al momento dell’esplosione. Un’ulteriore analisi ha permesso di stabilire come la nova sia, oggi, una nova nana, in cui la nana bianca continua a risucchiare materiale dalla stella compagna generando piccole esplosioni.