L’aumento delle temperature sta provocando effetti anche nelle fredde regioni del nord. E’ il caso del Canada dove lo scioglimento del permafrost, il ghiaccio secco sotterraneo, sta producendo la nascita di crateri in diverse aree del paese. Una situazione davvero allarmante come spiegano gli scienziati e che potrebbe alimentare il fenomeno dell’aumento delle temperature globali. Lo scioglimento del permafrost, infatti, sta esponendo organismi congelati per secoli all’aria ed al processo di decomposizione all’origine della produzione di metano. Il fenomeno sta interessando particolarmente la zona di Fort McPherson, nell’area dei Northwest Territories.
Il tutto potrebbe provocare il rilascio di una quantità enorme di CO2 intrappolata nei ghiacci che, come ricordano gli esperti, è pari al doppio di quella contenuta nell‘atmosfera con gravi effetti sui livelli di gas serra e del riscaldamento del pianeta. Gli esperti stanno raccogliendo dei campioni dei composti presenti nei crateri per analizzare la questione alla luce di maggiori dati. Il problema dello scioglimento del permafrost è di drammatica attualità anche in Siberia dove, negli ultimi anni, sono stati individuati numerosi crateri in diverse zone della sconfinata regione russa mentre nella città gli edifici rischiano di crollare su sé stessi per il cedimento del terreno sottostante.