E’ di alcuni mesi fa la notizia che Eva Echeverria, una donna di 63 anni di Los Angeles, in California, ha vinto un’importante causa contro la compagnia Johnson & Johnson che le dovrà corrispondere una somma davvero notevole. Il motivo? L’applicazione del borotalco, per circa dieci anni, le ha favorito l’insorgenza di un cancro all’ovaio. La giuria ha definito insufficienti le informazioni sui rischi dell’utilizzo del prodotto decretando la colpa dell’azienda ch eora sarà costretta a corrispondere ben 417 milioni di dollari. Ma il borotalco è davvero pericoloso per la salute? Pierfranco Conte, docente di Oncologia all’Università di Padova intervistato dal giornale La Repubblica, ha spiegato come le informazioni in possesso della medicina rilevino un lieve aumento di incidenza di tumore all’ovaio nelle donne che utilizzano il borotalco per un numero consistente di anni.
L’aumento del rischio è valutato tra il 10 ed il 20%, ma solo per il carcinoma ovarico sieroso, una patologia che rappresenta oltre il 70% delle forme conosciute. In ogni caso il meccanismo che porta il borotalco allo sviluppo del cancro non è ancora del tutto chiaro. Anche l’International Agency for Research on Cancer definisce il prodotto come possibile cancerogeno catalogandolo nel gruppo 2B indicando, nei fatti, una inconsistenza di prove, anche basate sulla sperimentazione animale. Insomma alla luce dei dati appare necessario usare con cautela il prodotto nelle parti intime femminili; riguardo altre zone del corpo non esistono prove che il borotalco possa causare danni.