Lo scioglimento della banchisa ai poli, nei mesi estivi, rappresenta un freno per il riscaldamento globale. A renderlo noto è uno studio australiano che ha messo sotto la lente di ingrandimento il ruolo dei composti riflettenti prodotti dai microbi marini presenti all’interno delle alghe che popolano i ghiacci polari. Nella ricerca, pubblicata dall’American Meteorological Society, gli esperti hanno sottolineato come l’accelerazione del processo di scioglimento dei ghiacci, nei periodi estivi dei prossimi anni, aumenterà la presenza di emissioni di aerosol nell’aria abbattendo la velocità con la quale le calotte polari si sciolgono.
E’ risaputo come l‘aerosol sia in grado di riflettere la luce del Sole limitando il calore che giunge sulla Terra modificando anche la composizione delle nuvole che acquisiscono anch’esse la proprietà di respingere i raggi solari. Insomma un processo che potrebbe salvare, in parte, il nostro pianeta dagli effetti devastanti dell’inquinamento; secondo le stime, infatti, la metà del riscaldamento globale potrebbe essere fermato attraverso questo meccanismo. Sono le alghe del fitoplancton a contribuire a questo fenomeno alimentato, negli ultimi anni, dall’aumento delle temperature dei mari polari. Un fattore mai considerato nella realizzazione de modelli di riscaldamento pubblicati dell’Intergovenmental Panel on Climate Change.