Attività fisica equivale ad un cervello più in forma in tarda età. A rivelarlo è una ricerca realizzata dalla Deakin University di Melbourne, sulla base di una sere di ricerche pubblicate in passato. Secondo gli scienziati chi fa sport abbatte al minimo le possibilità di incorrere in demenza e nel morbo di Parkinson. E’ l’attività fisica continua, duratura ed in grado di aumentare la potenza fisica a rappresentare i migliori alleati per le funzioni del cervello secondo i ricercatori. Gli studi mostrano come siano soprattutto gli esercizi svolti durante il periodo adolescenziale a comportare i vantaggi maggiori in diversi momenti della vita. Insomma lo sport, secondo la ricerca, è la più importante arma per prevenire i problemi di memoria che cominciano a comparire dopo i 71 anni di età, ma che possono essere anticipati anche venti anni prima con i primi cambiamenti nel cervello.
Secondo gli esperti una corretta attività fisica può prevenire patologie di diversa natura come il diabete due e la pressione alta che, con gli anni, possono provocare significativi danni ai vasi sanguigni del cervello facilitando l’arrivo della demenza. L’attività sportiva di tipo aerobico deve essere combinata con l’attività di resistenza fisica. Negli ultimi anni, infatti, è stato dimostrato come l’ippocampo sia in grado di rigenerarsi attraverso un processo che può essere notevolmente accelerato con l’attività fisica grazie alla maggiore produzione dell’ormone della crescita.