Nella storia dell’osservazione spaziale sono stati ben pochi gli asteroidi le cui probabilità di precipitare sulla Terra hanno realmente preoccupato gli esperti come 99942 Apophis. Individuato per la prima volta il 19 giugno 2004, il corpo celeste è balzato agli onori della cronaca pochi mesi dopo quando i calcoli mostravano una possibilità su trentasette di impatto. Si tratta di un dato record e che ha destato non poche preoccupazioni. Ad essere a maggior rischio è l’Oriente dove l’oggetto, dal diametro di 370 metri, avrebbe potuto sprigionare una potenza di 1.480 megatoni, comunque non sufficiente a scatenare effetti globali. La data dell’impatto sarebbe stata il 13 aprile del 2029; insomma un pericolo imminente.
Ma le ricerche successive del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno abbattuto notevolmente le possibilità di impatto riducendone il valore ad una su centomila. Insomma l’eventualità che 99942 Aphopis precipiti sulla Terra non è ancora da escludere anche se il rischio che l’impatto avvenga è trascurabile. Nonostante questo l’oggetto viene monitorato continuamente dagli esperti. Ma sarà il prossimo 12 ottobre l’appuntamento di maggiore importanza per la difesa del nostro pianeta quando per 2012 TC4 sarà monitorato dagli strumenti presenti in varie aree del pianeta oltre al 2024 quando Didimo B sarà colpito da una sonda per provarne a modificare la traiettoria.