Il cervello delle donne ha mostrato ”un’attività maggiore” rispetto a quello degli uomini, soprattutto nelle zone interessate dal controllo degli impulsi e nella gestione delle emozioni. A renderlo noto è una ricerca, pubblicata sulle pagine del Journal of Alzheimer’s Disease e basata su 46mila immagini che riprendevano la funzionalità dell’organo cerebrale di ben 119 volontari con un’attività cerebrale sana e su 26mila persone affette da disturbi psichiatrici. Si tratta di una ricerca preziosa per comprendere le caratteristiche e le cause delle patologie che colpiscono soprattutto il cervello come il Morbo di Alzheimer. In pratica dalle immagini il cervello delle donne in attività, realizzata attraverso la tecnica della “Tomografia a emissione di fotone singolo”, ha consentito di mostrare come alcune aree del cervello femminile siano oggetto da una maggiore quantità di sangue rispetto alle stesse zone nel cervello dei maschi.
Tra le zone coinvolte da un afflusso maggiore c’è la corteccia prefrontale, l’area in cui sono collocati i circuiti nervosi che agiscono controllando determinati comportamenti come l’empatia, la collaborazione con gli altri, l’intuizione e la capacità di autocontrollarsi. Anche il sistema limbico rappresenta una delle aree più attive del cervello delle donne rispetto a quello degli uomini. Si tratta di una zona coinvolta in determinati disturbi come ansia eccessiva, depressione, impossibilità a dormire e disordini dell’alimentazione. La ricerca è particolarmente utile agli esperti per capire le peculiarità che contraddistinguono il cervello delle donne da quello maschile, ma soprattutto di comprendere l’origine dei disturbi della psiche che spesso si manifestano in maniera diversa tra maschi e femmine.