I soggetti con elevati livelli di neuroticismo, ovvero da ansia, insicurezza, tensione ed irritabilità, hanno un rischio inferiore di morire precocemente. A dimostrarlo è uno studio realizzato dalle università di Edimburgo e di Southampton che si aggiunge alle numerose ricerche che, a dire il vero, nel corso degli ultimi anni hanno mostrato risultati contrastanti. L’ultimo studio, realizzato su oltre 320mila partecipanti della UK Biobank, un database che raccoglie le informazioni cliniche di 500mila inglesi con un’età compresa tra i 37 e i 73 anni, rappresenta il test realizzato su un numero maggiore di persone. E i risultati mostrano chiaramente come questo tipo fattore risulti protettivo rispetto alla durata della vita.
Gli esperti hanno analizzato lo stato di salute ed i tratti psicologici delle varie persone a cui è stato fornito anche un test relativo alle abitudini, come il fumo o l’assunzione di sostanze alcoliche, l’attività fisica svolta e molto altro; il tutto correlato da un’analisi del carattere. Sono state 4.479 le persone decedute durante il periodo di analisi. Di questi chi aveva dimostrato una propensione all’ansia, insicurezza, irritabilità mostrava un rischio leggermente inferiore di morte precoce. In generale si pensa che i soggetti ansiosi siano propensi ad una maggiore attenzione a proteggere il proprio stato di salute evitando vizi dannosi come il fumo. L’origine del legame tra il minor rischio di morte e il carattere non è, però, ancora un del tutto chiara.