Proxima b è uno dei pianeti più interessanti mai avvistati. Indicato inizialmente come ”il gemello della Terra”, in realtà le condizioni dell’esopianeta potrebbero essere tutt’altro che ospitali. A confermarlo è una ricerca realizzata dalla NASA e pubblicata sulle pagine dell’Astrophysical Journal Letters. L’impossibilità di osservare il passaggio di Proxima b davanti alla stella ha spinto gli esperti alla realizzazione di modelli al computer per poter meglio definire le caratteristiche della possibile atmosfera che avvolge il corpo celeste. Nel corso della sperimentazione gli studiosi hanno ipotizzato la presenza della Terra nel sistema di Proxima Centauri, nella posizione occupata da Proxima b. Ebbene la situazione non sarebbe proprio ideale per il nostro pianeta visto che le radiazioni prodotte dalla nana rossa spazzerebbero via l’atmosfera.
Gli esperti, attraverso gli strumenti del Chandra X Ray, hanno simulato le radiazioni emesse dalla nana rossa scoprendo come qualsiasi tipi di atmosfera non sarebbe in grado di resistere. In pratica la radiazione ultravioletta ionizza i gas atmosferici, producendo particelle cariche elettricamente. Nel corso del test gli esperti hanno verificato come Proxima b sia oggetto di un bombardamento di radiazioni centinaia di volte superiore rispetto a quello che colpisce la Terra. Un fenomeno che allontana sia le molecole più ”leggere” come l’idrogeno, ma quelle pesanti come l’ossigeno e l’azoto, sostanze essenziali per la vita.