Telefonare con le dita potrebbe essere, presto, realtà grazie ad una start-up di Hong Kong. Si chiama ORII ed è un anello che, appena indossato, rende il dito in un telefono. In pratica il dispositivo si collega attraverso il segnale bluetooth al telefono consentendo di parlare poggiando il dito all’orecchio. La voce dell’altro interlocutore giungerà attraverso il sistema di conduzione ossea che caratterizza ORII. In pratica la voce viene trasmessa con le ossa delle dita e, appena poggiato sulla testa, sempre ”via ossea” fino all’orecchio interno.
La differenza sostanziale tra questa tecnologia e la ”classica” utilizzata dagli smartphone è, infatti, la conduzione della voce che non avviene dall’aria, ma dalle vibrazioni delle ossa. Si tratta di un’innovazione davvero importante ed in grado di garantire un funzionamento migliore negli spazi molto rumorosi. Un altro vantaggio è la mancata fuoriuscita della voce, fenomeno che spesso accompagna gli auricolari; con ORII solo l’utilizzatore sarà in grado di percepire la voce. Attraverso i comandi vocali, inoltre, sarà possibile gestire lo smartphone mentre la totale impermeabilità ne consente un utilizzo anche per gli sportivi. Il progetto, proposto sulla piattaforma Kickstarter, è ha raccolto oltre 173.000 dollari.