Nelle ultime settimane che ci separano dalla sua fine, la missione Cassini ha realizzato una scoperta davvero importante su Titano, la luna di Saturno dotata di un’atmosfera. Secondo alcuni dati sembra che nell’involucro gassoso che circonda il corpo celeste siano presenti delle particolari molecole che potrebbero portare alla formazione di composti organici. L’atmosfera del satellite, infatti, si compone soprattutto da azoto e metano in un mix che ricorda molto da vicino le caratteristiche dell’atmosfera primordiale della Terra, ovvero precedentemente all’accumulo dell’ossigeno.
Sulla Titano, secondo gli esperti, l’esposizione dell’azoto e del metano alla luce del Sole ed alla magnetosfera di Saturno, porta allo sviluppo di reazioni chimiche che potrebbero essere alla base della formazione di composti prebiotici più complessi. Ebbene la missione ha scoperto la presenza di molecole caricate negativamente in grado di reagire con altre molecole e dare origine a nuove sostanze. Queste molecole, chiamate ”anioni di catene carboniose” sono note per portare alla formazione di molecole complesse che, sul nostro pianeta, hanno reagito dando origine alla vita. Insomma un processo importante e da comprendere a fondo. E’ da capire, inoltre, se tali fenomeni sono riproducibili in ambienti ricchi di azoto e metano come Plutone, la luna freddissima di Nettuno Tritone o sugli esopianeti.