Manca poco all‘Overshoot Day del 2017, ovvero il giorno in cui la popolazione del mondo ha già raggiunto un consumo superiore alla quantità di risorse che la Terra è in grado di produrre in un anno. La valutazione viene realizzata, come ogni anno, dal Global Footprint Network, l’organizzazione che misura le risorse disponibili. Se nel 2016 il giorno stabilito dall’organizzazione era l’8 agosto e l’anno ancora precedente il 19, quest’anno sarà il due agosto la data in cui la richiesta delle risorse naturali sopravanzerà le disponibilità energetiche della Terra. Tutto ciò si traduce in alberi delle foreste abbattuti, in riserve ittiche sempre più ridotte all’osso prima che l’ecosistema sia in grado di rigenerarli.
Ma per invertire la rotta non è ancora troppi tardi. Secondo gli esperti del Global Footprint Network basterebbe ridurre della metà degli sprechi alimentari per spostare la data Overshoot Day di undici giorni mentre un abbattimento del 50% delle emissioni di anidride carbonica sposterebbe la data di novanta. Non obbiettivi impossibili da raggiungere e soprattutto previsti negli accordi sottoscritti dai 195 capi di stato a Parigi nel 2015. Insomma seppur con limiti evidenti, l’accordo firmato nella capitale francese rappresenta un passo importante per restituire un minimo di speranza al nostro pianeta. Le prossime tappe, secondo i ricercatori, è di ricercare soluzioni per la progettazione e per la gestione delle città incentivando al massimo la decarbonizzazione. ”Tenendo presente – aggiungono gli esperti – che guadagnare cinque giorni ogni anno è indispensabile per tornare in equilibrio prima del 2050″.