La quantità di acqua contenuta sulla Luna è maggiore del previsto. A rilevarlo è una ricerca condotta dalla Brown University di Providence, negli Usa e pubblicata sulle pagine della rivista Nature Geoscience. Analizzando i depositi vulcanici sul satellite gli esperti hanno rilevato una concentrazione di acqua maggiore del previsto. La ricerca è stata condotta attraverso i dati forniti dai satelliti artificiali orbitanti intorno alla Luna e rivela come i depositi sotterranei rappresentino una possibile risorsa per le future esplorazioni sul satellite. Il liquido presente sulla Luna è intrappolato in perline di vetro prodotte delle eruzioni vulcaniche.
La presenza di acqua era stata rilevata anche dalle missioni Apollo 15 e Apollo 17 in alcuni campioni riportati sulla Terra. Ma allora i dati erano insufficienti per capire se la presenza del liquido fosse un’eccezione o la norma. La scoperta smentisce la teoria secondo la quale la violenza dell’impatto tra la Terra ed un pianeta, dalle dimensioni di Marte, avesse portato alla scomparsa dell’idrogeno sul materiale che, aggregandosi, ha portato alla nascita della Luna. Le prove attuali mostrano, invece, che la sostanza è rimasta nel corpo celeste o che è stata trasportata successivamente da comete o asteroidi.