Un’antica atmosfera avvolgeva la Luna ai principi della sua esistenza. Si trattava di un insolito involucro bizzarro composto di vapori metallici sospinti da venti dalla potenza supersonica. A rivelare la possibili caratteristiche dell’atmosfera lunare è una ricerca del Centro volo spaziale Goddard della Nasa. Secondo gli studiosi la formazione ha avuto una vita difficile e si è sfaldata in tempi molto rapidi. Attraverso la creazione di un modello digitale, gli esperti hanno riprodotto le caratteristiche primordiali della Luna scoprendo particolarità davvero inattese. Grazie ad una distanza minore con la Terra, il satellite aveva una temperatura superficiale notevolmente più alta.
Ma è la composizione di vapori metallici al posto dei gas a rappresentare l’elemento di maggiore curiosità per gli esperti. Si trattava di calcio, alluminio, ferro, magnesio, titanio e altre sostanze. Le temperature medie della Luna superavano il 1700 Celsius nell’area rivolta alla Terra mentre nell’altra zona le temperature erano inferiori di 150 gradi Celsius; un fenomeno che portava allo sviluppo di venti supersonici in grado di superare i 1000 metri al secondo. Una serie di condizioni che rendevano il satellite molto simile ad un esopianeta dal clima estremo come HAT-P-7b. Le condizioni estreme sono perdurate per per circa 400.000 anni.