I dati relativi alla diffusione della demenza tracciano un’escalation sempre più preoccupante per i prossimi anni. L’avanzare della vita media porterà sempre più persone ad incorrere in malattie neurodegenerative. Insomma un rischio sempre più concreto per gli anziani di domani. In uno studio della Lancet Commission on Dementia Prevention and Care, gli esperti hanno dimostrato come il numero di malati raggiungerà quota 115 milioni di malati nel 2050. Ma prevenire la demenza è possibile. Gli studiosi, nell’ambito dell’Alzheimer’s Association International Conference di Londra, hanno sottolineato come la prevenzione debba iniziare molto precocemente riducendo i fattori di rischio.
Tra gli elementi sottolineati dagli esperti c’è innanzitutto il basso livello di istruzione. Impegnarsi nello studio, ad ogni età, può rappresenta uno dei rimedi possibili. Si aggiunge, inoltre, l’ipertensione e l’obesità; intervenire su questi due aspetti contribuisce a ridurre l’incidenza della demenza del 20%. Altri elementi di rischio individuati dagli esperti sono la depressione, l’insufficiente attività fisica ed il diabete. Anche migliorare i contatti sociali può rappresentare un elemento che contribuisce ad abbattere il rischio di ammalarsi di demenza. Agire su tutti questi fattori di rischio, sottolineano gli esperti, ha un’efficacia superiore ad ogni tipo di farmaco sperimentale.