Confermati i dubbi sulla possibilità di vita sui pianeti del sistema Trappist-1. Un team di esperti dell’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics ha individuato una serie di fattori in grado di impedire lo sviluppo della vita sui corpi celesti. Sono le caratteristiche stesse della stella a mettere in pericolo l’abitabilità dei vari pianeti, anche dei corpi celesti collocati nella fascia di abitabilità. In pratica Trappist-1 rientra nella categoria delle nane rosse, stelle che ruotano molto velocemente generando una quantità notevole di radiazioni ultraviolette in grado di distruggere le atmosfere dei pianeti.
Potentissime emissioni di particelle nello spazio portano alla produzione di un vento solare migliaia di volte più potente rispetto a quello prodotto dalla nostra stella e proiettato verso i pianeti del Sistema Solare. Una pressione che porterà il campo magnetico della stella a connettersi con quello dei pianeti spalancando la strada ad un continuo flusso di particelle nell’atmosfera dei corpi celesti fino all’evaporazione. Insomma la vita sui corpi celesti orbitanti intorno alla nane rosse è molto più difficile di quanto potessimo aspettarci.