L’alimentazione incide molto sul benessere psicologico, ma bisogna sottolineare che a volte però non è facile riuscire ad indagare, quali sono i meccanismi che permettono di ottenere più o meno benefici. Secondo numerosi studi scientifici, negli ultimi anni c’è una tendenza che spiega una interconnessione tra la mente e il cibo, dove c’è una reciproca influenza. Per il mantenimento del benessere psicologico e fisiologico, basta avere un’alimentazione decisamente sana ed equilibrata che deve tener conto dei prodotti scelti a livello qualitativo, in base ai valori nutrizionali e ai loro principi. Questo perché il sistema nervoso è molto complesso.
Infatti la dieta influisce anche sui processi biochimici del corpo, perché la mente ha bisogno comunque di utilizzare dei nutrienti specifici e anche una serie di antiossidanti oltre a sali minerali e poi zinco, sali minerali, molecole, proteine e zuccheri. Quanto più è necessario tanto più l’alimentazione potrà aiutare a mettere in moto tutte le connessioni. Il cervello infatti, comunque detiene un appuntamento di tipo psicologico, ma comunque il funzionamento anche neurologico dipende dal cibo e degli elementi nutritivi che siamo in grado di prendere dalla nostra alimentazione. Per questo motivo deve essere necessario sempre nutrirsi in maniera adeguata riuscendo a prendere i principi contenuti degli alimenti in grado di farlo funzionare, stimolante oppure inibire, laddove necessario, ma anche e soprattutto dando la capacità di mantenere in moto tutte le dinamiche psicofisiche che sono necessarie per l’organismo umano. Il rapporto tra alimentazione e sfera psicologica, quindi non può essere mai preso sottogamba perché comunque è dal cibo che parte la salute di tutto il corpo e anche una dieta sbilanciata, se non va ad influire da un punto di vista fisiologico, potrebbe comunque comportare degli squilibri anche da un punto di vista sociologico e psicologico.
Anche il temperamento di una persona può essere seriamente compromesso, quando l’alimentazione non è stata seguita in maniera giusta. La dieta sbilanciata ha anche conseguenze negative sulle emozioni. Per funzionare in maniera corretta inoltre, il sistema nervoso deve utilizzare in particolare, il glucosio che si trova nei carboidrati e in generale degli zuccheri. È proprio lì infatti che si deve dare il via alla giusta energia funzionale, perché il glucosio è un mediatore fondamentale per i neuro trasmettitori e quindi è l’unica sostanza in grado di mettere in moto gli impulsi nervosi, tra un neurone e l’altro, che fanno sentire meglio e fanno attivare tutto con la tranquillità e la stabilità di cui gli esseri umani hanno bisogno. Dal cibo si deve prendere l’energia primaria che garantisce il benessere psicofisico a tutto il corpo. Anche il consumo di proteine, così come quello di grassi ed in particolare, gli acidi grassi come Omega3 oppure, Omega6, andranno ad influire molto sulla psiche umana e per questo, quando si hanno dei momenti in cui ci si sente molto sconfortati, il cibo può aiutare a ripristinare le funzioni emotive e psichiche che invece stanno iniziando a fare cilecca. Alcune recenti ricerche suggeriscono come una buona nutrizione sia essenziale per la nostra salute psicologica. Infatti, alcune patologie mentali sono spesso riconducibili ad una cattiva dieta.
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