Era apparsa tre giorni fa senza mostrare particolari segni di attività. Ma oggi l’enorme macchia solare identificata con il nome in codice AR2665 ha prodotto, nella giornata di oggi, un enorme e prolungato brillamento, classificato come ”categoria M2”. L’enorme formazione è stata ripresa dalla sonda della NASA Solar Dynamics Observatory, il telescopio spaziale lanciato nel febbraio 2010 per analizzare da vicino il Sole. Il brillamento ha avuto una durata di circa due ore producendo una significativa quantità di particelle che, a contatto con gli strati esterni dell’atmosfera, ha prodotto il fenomeno della ionizzazione.
Significativi problemi alla comunicazione radio sono stati registrati nell’area dell’Oceano Pacifico, in special modo nell’area del Circolo Polare Artico. Ma non è finita. Una colossale espulsione di massa coronale sembra dirigersi verso il nostro pianeta con una nube di particelle che potrebbe impattare con l’atmosfera domenica 16 luglio. Insomma ancora tempeste geomagnetiche in arrivo e probabilmente ulteriori problemi alla comunicazione e suggestive aurore, anche in aree insolite.