La Via Lattea ospita delle stelle ”intruse” provenienti da altre galassie. Si tratta di corpi celesti caratterizzati da un’elevata velocità, alcune delle quali, circa una ventina, provengono dalla Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della nostra. A rendere nota la scoperta è il Monthly Notices of the Royal Astronomical Society nell’ambio della Conferenza Nazionale dell’Astronomia all’Università di Hull in Inghilterra.
Queste stelle iperveloci, in pratica, nascerebbero in sistemi binari, ovvero in coppia con un’altra stella ruotando una intorno all’altra. Quando una di queste esplode, lancia nello spazio l’altra stella con potenza e velocità tali da permetterne la fuoriuscita dalla galassia ospitante. La Grande Nube di Magellano è una delle più grandi e veloci galassie che ruota intorno alla Via Lattea con una velocità di quattrocento chilometri al secondo. Si tratta di una formazione con una massa pari al 10% di quella della nostra galassia e con una gravità abbastanza debole da lasciarsi sfuggire, in questi particolari casi, le stelle. Secondo le ricerche, queste stelle iperveloci termineranno la loro attività in volo trasformandosi in stelle di neutroni e poi buchi neri che continueranno a ”correre” all’interno della nostra galassia.