E’ una luna dal diametro di poco più di cinquecento chilometri con una distanza di oltre un miliardo di chilometri dal nostro pianeta, insomma un corpo celeste che potrebbe rimanere ai margini dell’esplorazione spaziale. Eppure Encelado è da mesi al centro dell’attenzione. Dopo la scoperta di possibili sorgenti idrotermali nei fondali dell’oceano che si nasconde al di sotto della superficie ghiacciata, ora l’attenzione si sposta su un’altra scoperta, anch’essa clamorosa. Si tratta dell’avvistamento, grazie al radiotelescopio Iram, di molecole organiche sulla luna di Saturno.
Si tratta di un rilevamento davvero eccezionale; mai, fino ad ora, erano state avvistate sostanze organiche in un corpo celeste direttamente dalla Terra. La scoperta è stata realizzata dall’università britannica di Cardiff, che ha descritto i particolari nel corso di un convegno di astronomia nell’Università di Hull, in Inghilterra. In pratica la sostanza avvistata su Encelado sarebbe metanolo, un composto che si formerebbe per effetto dell’interazione tra le sostanze proiettate dai geyser e lo spazio. Insomma una scoperta importante, ma che non conferma la presenza di vita su Encelado.