E’ un boom storico quello dell’Epatite A con un aumento dei casi pari ad oltre il quadruplo rispetto agli anni precedenti, soprattutto in Italia. In Europa i casi di Epatite A sono 1.173 nell’ultimo anno, una diffusione molto alta soprattutto tra ”gli uomini che fanno sesso con gli altri uomini”. A preoccupare gli esperti dell’Organizzazione è la limitata diffusione di vaccini per combattere la patologia visto che il boom di casi ha sorpreso gli stessi produttori. La diffusione dell’Epatite A ha avuto inizio nel mese di agosto del 2016; da allora solo in Italia la patologia ha interessato 583 persone, una quota pari ad oltre la metà dei casi totali in Europa. E negli ultimi mesi il boom non si è arrestato rendendo il nostro paese come lo stato con il più alto più colpito.
E’ un particolare virus a provocare l’Epatite A. Si tratta di un agente patogeno caratterizzato da un’incubazione compresa tra i 15 ed i 50 giorni con un decorso che viene definito dalle autorità come ”autolimitante e benigno” anche se non sono rare le manifestazioni asintomatiche, soprattutto per le trasmissioni ai bambini. La patologia risulta letale per percentuali bassissime di casi, comprese tra lo 0,1% e lo 0,3%, con punte dell’1,8% in caso di adulti oltre i 50 anni. I sintomi della malattia sono la febbre, una sensazione di generale malessere accompagnata, nausea, ittero e dolori all’addome. E’ il contatto tra persone a portare al contagio, il consumo di acqua o di alcuni alimenti non cotti, molto spesso molluschi allevati in acque contaminate dagli scarichi fognari che contengono il virus (il virus può rimanere nelle feci anche per dieci giorni).