Sono ben 878 le scosse di terremoto registrate in sole due settimane nell’area dello Yellowstone. Sebbene la maggior parte dei sismi rilevati siano di magnitudo inferiore ad un grado, la situazione sembrerebbe alquanto preoccupante. Preoccupazione che si è trasformata in puro terrore quando, il 15 giugno scorso, un sisma di 4.4 gradi ha fatto letteralmente sobbalzare gli abitanti dell’area. Insomma lo Yellowstone sta tremando come non accadeva da cinque anni. Nonostante le rilevazioni mostrino un’attività sismica in continuo aumento, gli esperti hanno, però, lasciato il livello di allerta a ”bandiera verde” tranquillizzando la popolazione che vive sull’enorme caldera.
L’area dello Yellowstone è, infatti, una delle più attive, dal punto di vista sismico, degli Usa con una quantità di terremoti che, ogni anno, può raggiungere i duemila. Per ora, secondo gli esperti dell’Università dello Utah, le possibilità che il supervulcano esploda sono di una su 730mila. Gli eventi sismici, infatti, non sono sufficienti per allertare la popolazione; i segnali dell’avvicinarsi di un’eruzione, infatti, sono da ricercare nelle deformazioni superficiali, nelle modifiche dell’attività idrotermale e nella produzione di gas.